24 CFU per insegnare, tutto quello che c’è da sapere - Blog sulle Nuove Tecnologie - MIDO web agency

0883.657726 | 338.6430847
Title
Vai ai contenuti

24 CFU per insegnare, tutto quello che c’è da sapere

MIDO web agency
Pubblicato da in Corsi e Certificazioni ·
Tags: 24CFUperinsegnare
Il 10 agosto 2017 il Ministero per l’Istruzione, l’Università e la ricerca ha emanato il DM 616/2017, cosiddetto “Decreto 24 CFU”,  che disciplina in modo completo l’acquisizione dei crediti formativi  necessari per l’insegnamento. Questi crediti sono oggi sono un requisito  indispensabile per partecipare al Concorso Docenti. Di seguito abbiamo riassunto i punti chiave: 4 domande e 4 risposte chiare e sintetiche.

Cosa sono i 24 CFU per l’insegnamento?

Con la Legge di Bilancio 2019 viene modificata nuovamente la Riforma della Buona Scuola (legge 107/2016)
e il Decreto legislativo 59/17, in particolar modo le regole per il reclutamento degli insegnanti.
Un titolo di laurea idoneo all’insegnamento, infatti, non è più un  requisito sufficiente per poter entrare a scuola. Serve aver conseguito  almeno 24 crediti formativi (CFU) nei settori antropo-psico-pedagogici e nelle metodologie e tecnologie didattiche. Nello specifico, i settori scientifico disciplinari (SSD) in cui è necessario integrare la propria formazione sono:

  • pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione;
  • psicologia;
  • antropologia;
  • metodologie e tecnologie didattiche generali.

La scelta del percorso formativo deve anche tenere conto di altri due elementi:

  • i 24cfu devono essere acquisiti in almeno 3 dei 4 ambiti;
  • per ogni ambito scelto devono essere certificati almeno 6 crediti.

Chi deve conseguire i 24 crediti?

Chiunque voglia intraprendere la professione di insegnante, nella scuola secondaria di primo e secondo
grado, deve necessariamente possedere, nel proprio piano di studi o con  successiva integrazione, esami per l’insegnamento della sua classe di  concorso (D.M. 259 del 9 maggio 2017). Inoltre, però, servono i 24 crediti formativi previsti dal Miur.
Ci sono però delle lauree (ma anche Master di I e II livello,  Dottorati, e Scuole di specializzazione) che, nel piano di studi, già  prevedono tutti o alcuni degli insegnamenti richiesti. In questi casi è possibile vederseli riconosciuti senza dover seguire nuovi corsi e sostenere ulteriori esami. importante, però, che i CFU già acquisiti siano certificati da un’istituzione universitaria o AFAM (l’ultima con cui ci si è formati).

Gli esonerati

La legge prevede però anche tre casistiche di esonero, ovvero casi in cui, anche se non si hanno in curriculum i crediti richiesti, è possibile comunque accedere ai concorsi:

  • docenti abilitati;
  • ITP (ma solo fino all’anno scolastico 2024/2025);
  • Tutti i docenti che, al momento di pubblicazione del bando di concorso, abbia alle spalle almeno tre anni di servizio.

Come fare per acquisire i crediti formativi necessari?

Per mettersi in regola con i crediti formativi utili ad insegnare è necessario rivolger o alle Università o agli enti AFAM  (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica). Sono loro, infatti,  gli unici autorizzati ad attivare corsi per il conseguimento dei 24 CFU,  nei differenti settori scientifico disciplinari.
Parte dei crediti può anche essere acquisita in modalità telematica, ma non oltre i 12 cfu.
Infine, un percorso specifico è stato pensato per chi ancora non è laureato.  A loro le università di appartenenza devono dare la possibilità di  conseguire la certificazione gratuitamente, durante una finestra della  durata di un semestre.

Fonte: ASNOR



Copyright © MIDO WEB srls | via 2^ Marina n° 27 - 76016 Margherita di Savoia (BT) | C.F. e P.IVA 08166640725 |
MIDO web agency su Facebook
Torna ai contenuti